Se tu sei un lettore è il caso che tu sappia che:
La prostata è un organo vascolarizzato e il tono vascolare è regolato da nervi che fuoriescono dal metamero L3 – L4, PERTANTO come sarebbe pazzesco farsi asportare la TIROIDE ingrossata, nel caso in cui fosse insorta anche una cervicalgia da tempo, è del pari irragionevole farsi asportare una PROSTATA ingrossata, soffrendo contemporaneamente di mal di schiena e di dolori alle ginocchia.
Molti uomini afferiti nel nostro Studio medico dopo essersi fatti operare alle ginocchia e alla prostata, con amarezza hanno constatato che con l’operazione alle ginocchia avevano perso praticamente l’uso normale delle ginocchia e con l’operazione alla prostata avevano perso la loro virilità.
Sapere che con semplicità avrebbero potuto rimediare a 2 problemi, senza perdere nulla, anzi acquistando in performance agli arti inferiori notevolmente e in virilità, sorprendentemente, li ha fatti pentire di aver avuto una fiducia cieca nella medicina convenzionale.
Quelli non ancora danneggiati chirurgicamente sia agli arti che all’organo maschile, hanno potuto verificare il recupero totale articolare del ginocchio o di entrambe, con scomparsa del mal di schiena e dei gonfiori alle caviglie e di tanti altri fastidi e inoltre, che davvero l’erezione del pene è correlata alla vascolarizzazione, la quale a sua volta può essere disturbata da problemi a livello L3-L4.
La rivascolarizzazione neurofisiologica, alla quale faccia seguito la resensibilizzazione percettiva nervosa delle aree genitali sensibili, è tutt’altra cosa della momentanea vasodilatazione impropria effetto dei farmaci vasodilatatori dai nomi ben noti. E dai funesti effetti, altrettanto noti.
Delle protesi peniene: crediamo non ci sia bisogno di fare disamine.